A cura di Giulia Mismeri
Questa sera, a Berna, andrà in scena il penultimo quarto di finale dell’Euro 25. Ad attendere la Nati, ci saranno le campionesse del mondo della Spagna, reduci da nove punti in tre partite nel gruppo dell’Italia. Forse,ad oggi, la nazionale più forte dell’intero panorama calcistico femminile.
Tecnica sopraffina e organizzazione tattica e palleggio estenuante sono le principali armi delle Furie Rosse, allenate da Montserrat Tomé.
Aitana BONMATÌ è l’emblema di tutte queste qualità. Classe 1998, stella del Barcellona, si è consacrata a livello mondiale nel 2023 con la vittoria in Coppa del Mondo a Sidney. Di conseguenza sono arrivati il Pallone d’Oro 2023 e 2024 e il “The Best FIFA Women’s Player e UEFA Women’s Player of the Year ” come sportiva dell’anno.
Pep Guardiola l’ha definita “ la versione femminile di Iniesta”! Qualità nel palleggio smisurata, genialità nelle rifiniture e negli assist, con il Barca ha vinto tre Champions League e sei campionati. Laureata in scienze motorie, i suoi genitori sono stati tra i principali attivisti nell’abolizione della legge spagnola che voleva che, nei bambini, il cognome paterno precedesse obbligatoriamente il cognome materno. In segno di protesta, nel 1998, quando Aitana nacque, la madre Rosa Bonmatí Guidonet, riconobbe in accordo con il marito la bambina in qualità di madre single, trasmettendole il solo cognome “Bonmatí”. Nel 2024 su Netflix, esce il docufilm “Se acabó: Diario de las campeonas”, in cui Aitana e altre compagne denunciano un sistema di molestie e maltrattamenti all’interno della nazionale spagnola. L’ episodio scatenante del bacio del presidente della Federazione Rubiales a Jennifer Hermoso durante i festeggiamenti per il mondiale vinto lo conosciamo ormai tutti.
Per concludere , il piede destro e la genialità di Aitana, saranno i principali avversari della Nati al Wankdorf. Stella in campo e fuori, incarna perfettamente l’immagine del futbol moderno spagnolo.
