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IL LOSANNA IN CONFERENCE LEAGUE: UNA BELLA NOVITÀ…TARGATA INEOS

Articolo a cura de Il calcio svizzero.

È un cammino che parte da lontano, quello del LAUSANNE-SPORT, qualificatosi un po’ a sorpresa per la fase a campionato di Conference League. Il club del lago era infatti fallito nel 2003, dovendo poi faticosamente risalire la china, ripartendo dalle categorie regionali del calcio svizzero. E, diciamo la verità, la gloriosa società bianconceleste non si era mai davvero ripresa da quella caduta.

Se fino alla fine degli anni ’90 ulle rive del Lemano si giocava per vincere Coppe e Campionati, gli anni 2000 hanno trasformato la squadra in un classico club “ascensore”, con continue promozioni e retrocessioni tra Super e Challenge League. Ma allo stesso tempo non si è mai gettata la spugna, dalle parti della Pontaise. E la costanza dei dirigenti è stata infine premiata. Le “sliding door” arrivano nel 2018. Prima c’è l’acquisizione da parte del Gruppo Ineos. INEOS, per chi non lo sapesse, è un gigante del settore chimico/petroliere/farmaceutico. Ma, soprattutto, i proprietari Jim e Bob Ratcliffe hanno una sconfinata passione per lo sport. Oltre al Team UK di vela in America’s Cup e la scuderia Mercedes in Formula 1, il gruppo gestisce un consorzio calcistico con tre sedi (Nizza, Losanna e Manchester United).

Ci sono state dunque urla di giubilo e grandi manifestazioni di entusiasmo, quando i Ratcliffe hanno piantato le loro tende a Losanna. Con alle spalle un patrimonio di 22 miliardi di dollari, ma, soprattutto, un know-how sportivo non indifferente, la strada per il successo sembrava tutta in discesa. Invece, i risultati sul campo hanno decisamente tardato ad arrivare. Non solo la squadra è retrocessa in Challenge League, che può anche capitare, ma non è nemmeno riuscita a risalire subito la china. Tanto che il nuovo gioiello, lo Stadio della Tuilière, ha dovuto essere inaugurato in Challenge (oltre che in piena pandemia Covid, per colmo di sfortuna).

Comunque, il Losanna è poi tornato in Super League nel 2020/2021, per retrocedere dopo due sole stagioni e risalire immediatamente nel 2022/2023. Nota importante, non lo ha fatto vincendo il campionato, ma solo perché i posti in Super League erano nel frattempo diventati 12. I biancocelesti subiscono infatti l’umiliazione di finire secondi, dietro i piccoli rivali cantonali dell’ Yverdon, e solo un soffio davanti alla seconda squadra della città, lo Stade Lausanne Ouchy. La piazza a questo punto comincia a mostrare comprensibili segni di nervosismo.

L’impressione è che Ineos abbia acquisito la società soltanto per approfittare di vantaggi fiscali considerevoli (visto che la sede della società si trova nel Cantone di Vaud), ma non abbia alcun vero interesse sportivo di lungo termine. Anche le ultime due stagione di Super League sono stati fonti di mugugni e contestazioni alla dirigenza. Di fatto la squadra viene gestita come un porto di mare. Appena un giocatore fornisce prestazioni minimamente positive, viene dirottato a Nizza perché giochi in un campionato di livello più alto. L’allenatore Ludovic Magnin, nonostante risultati tutto fuorchè brillanti, non viene mai messo in discussione e resta in sella a lungo, raccogliendo solo un 10° posto dopo la promozione.

Poi, la stagione scorsa, all’improvviso, si accende la luce. Il Losanna da spazio a giovani formati in casa, e di indiscusso talento. Parliamo soprattutto di Alwyn Sanches che, se non si fosse infortunato, sarebbe stato uno dei pezzi forti del mercato estivo europeo. Ma anche di Brian Okoh, difensore con il vizietto del goal, o di Karim Sow. Affiancati da giocatori di esperienza come LETICA (uno dei portieri più forti della Lega), Dussene, Bernede, Custodio, e dal finalmente redivivo Kaly Sène, i giovani crescono strada facendo, conquistando un 5° posto sinonimo di tre turni di qualificazione per la Conference League. Dopo il panico della sconfitta iniziale a Skopje (perde 2-1 contro il Vardar), la squadra vola. Non solo 5-0 al ritorno in Svizzera, ma anche 3-1 e 2-0 ai kazaki dell’Astana al turno successivo, e come ciliegina sulla torta l’eliminazione a sopresa del Besiktas, con cui finisce 1-1 e 1-0. A questo punto l’urna di Nyon ha regalato un calendario facile, con Breidablik, Hamrun Spartans, Omonia Nicosia, Lech Poznan, Kups Kuopio e solo da ultima la Fiorentina. Chiaro che le partite vanno giocate e vinte, ma diciamo che le chances di andare avanti nella competizione sono alte, e il Losanna potrà dire la sua anche per la top8.

Il gruppo Ineos si adatta velocemente alla nuova aria, nominando un presidente fantoccio per rientrare nei regolamenti europei, che impediscono ad una multiprorietà di schierare due squadre nelle competizioni. Gabbato il santo, e anche l’UEFA. In estate l’organico viene però un po’ rivoluzionato, e si cambia anche allenatore. Arriva quella vecchia volpe di Zeidler (ex San Gallo), con il suo gioco offensivo e spettacolare.