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STORIE E MEMORIE DEL CALCIO SVIZZERO

QUANDO TUTTO EBBE INIZIO

A cura diLuca Mariotti Nesurini

Era il 12 novembre 2005. A Bellinzona nonostante il gelido freddo serale che ancora si poteva percepire in quegli anni c’era più gente del solito fra i vicoli del centro. Era la serata di apertura del carnevale e noi liceali giravamo a zonzo per i bar in cerca di qualche buon anima che ci passasse sotto banco una birretta.

A quei tempi il calcio non faceva notizia: sulla bocca di tutti solo notizie di hockey, sci e FEDERER. Noi ancora non lo sapevamo, ma quella notte avrebbe segnato la svolta epocale dell’intero movimento calcistico rossocrociato.

Fatto sta che mi si avvicina un compagno di squadra e con fierezza: “hai visto?! Ha segnato il goal decisivo un mio compaesano?! BEHRAMI!”

BEHRAMI chi?! Ai tempi era ancora una riserva alla LAZIO: solo esperienze positive in B con GENOA E VERONA. Eppure fu proprio il ventunenne BEHRAMI a buttarla dentro all’86esimo, con un tiro incrociato rasoterra appena fuori l’area piccola, dopo un rocambolesco invito da destra di ALEX FREI. SVIZZERA 2 TURCHIA 0. Era l’andata degli spareggi verso il MONDIALE. Era la partita che precedette l’inferno di ISTANBUL. Era il 2005, e nella SVIZZERA giravano i nomi di BARNETTA, MAGNIN, FREI, STRELLER, MÜLLER, SENDEROS, VOGEL e… appunto BEHRAMI.

Quella sua rete all’86esimo de facto non segnò solo la consacrazione personale, ma fece al contempo esultare un’intera nazione e riempire d’orgoglio migliaia di kosovari attaccati allo schermo, lasciando nella storia del nostro calcio un’ulteriore memoria indelebile di integrazione