È martedì. Dalle parti di CORNAREDO non è ancora successo nulla. Partiamo dunque dal presupposto che nulla cambierà (almeno fino alla partita di BERNA del 31.08).
CROCI-TORTI ha dunque ottenuto un’altra possibilità.
Forse l’ultima. Ma chi lo sa.
È proprio questo il punto.
Quale altro allenatore avrebbe potuto sopravvivere alla media punti più bassa di tutta la LEGA nel 2025, a due uscite consecutive in COPPA contro delle squadre semi-professionistiche, ad un rovescio casalingo EUROPEO per 5 a 0, ed un inizio di stagione da incubo con sconfitta casalinga contro la neopromossa e un 4 a 0 esterno contro un’altra candidata alla lotta salvezza? Appunto, NESSUNO.
Invece lui è ancora in sella, e potrebe restarlo ancora a lungo.
E qui si inserisce la nostra domanda del TITOLO:
Il LUGANO STA SEGUENDO UNA FILOSOFIA VIRTUOSA CHE ORMAI NESSUNO APPLICA PIÙ, OPPURE, SEMPLICEMENTE, NON È IN GRADO DI REAGIRE ALLA SITUAZIONE CREATASI?
In un passato nemmeno troppo remoto, la cosa non era poi così rara. Pensiamo a GUY ROUX (36 anni sulla panchina dell’ AUXERRE), ALEX FERGUSON (26 su quella del MAN UTD), oppure anche a OTTO REHAGEL (14 stagioni al WERDER BREMA).
Non tutte le loro stagioni sono state positive. ANZI! Ci sono stati dei bei manrovesci, con tanto di retrocessioni e risalite.
Ma quei tecnici erano IL PUNTO FISSO DELLA SOCIETÀ. I giocatori cambiano comunque ogni 1, 2 , 3 o 4 anni. Tutti i contratti vanno in scadenza prima o dopo. Se la costante è il TECNICO, si rovescia il PARADIGMA che vede l’allenatore come punto debole della catena. A quel punto è invece il Mister a diventare l’elemento cardine.
Stiamo assistendo a questo processo in quel di LUGANO?
Potrebbero essercene i presupposti. CROCI-TORTI è su quella panchina ormai da 4 anni. E ha appena firmato un triennale. È osannato dai tifosi che lo difendono a spada tratta. È ormai l’unico legame con la realtà locale e del territorio, visto che la società viene gestita da CHICAGO. Fa dunque da collante e da uomo immagine. E questo a pochi mesi dall’apertura del nuovo FUTURISTICO IMPIANTO DI GIOCO…
Oppure no. Molto meno poeticamente, e più semplicemente, il LUGANO manca totalmente di LEADERSHIP SPORTIVA. Il presidente REGAZZONI è un contabile, e nulla più. Il CEO BLASER è un grandissimo uomo d’affari, ma non di calcio. Alla cima della piramide sportiva vi è quindi il DS PELZER. Che invece di essere un impiegato come un altro, decide dunque del suo destino e di quello di tutti i suoi sottoposti della parte sportiva (tecnico compreso). Il resto della società si trova a CHICAGO. E sappiamo che gli americani hanno tutto un altro modo di approcciarsi agli allenatori che non quello europeo. Un fallimento sportivo non significa per niente l’allontanamento automatico. Sono altri i fattori ad entrare in gioco. Il PATRON MANSUETO, per dire, si è tenuto lo stesso tecnico dopo aver mancato l’entrata ai PLAY-OFF per due stagioni consecutive…
E dunque, dove sta la verità? Non ne abbiamo la più pallida idea. Forse si tratta di un mix fra le due cose.
Siamo però curiosissimi di vedere come andrà a finire a LUGANO. La squadra comunque è forte e costruita per giocare tre competizioni. Gliene resta solo UNA. Hanno dunque tutto il tempo per lavorare con calma e rimettere la barca in carreggiata. Il TECNICO lo potranno cambiare ad ogni pausa delle Nazionali, senza finire sotto pressione temporale. La stagione è lunga, lunghissima, ed è appena iniziata.
Vedremo dunque il LUGANO rinascere dalle proprie ceneri? In questo caso il MODELLO LUGANO potrebbe davvero fare storia…
Oppure il trend negativo osservato negli ultimi 8 mesi continuerà inesorabile? In quel caso vedremo quanto è davvero capace la società bianconera…
E voi @follower cosa ne pensate? FILOSOFIA VIRTUOSA o INCAPACITÀ GESTIONALE?
